venerdì 13 aprile 2007

Una sigaretta al giorno toglie la perdita della memoria di torno?


Una ricerca, presentata durante il meeting annuale della Società di Neuroscienze Americana tenutosi a New Orleans, ha dimostrato che la nicotina ha degli effetti positivi sulle funzioni cerebrali, in particolare ripara i deficit di memoria e di apprendimento imputabili non solo allo stress, ma anche ad alcune gravi patologie come il morbo di Parkinson e l'Alzheimer.

Per chiarire senza possibilità d'ecquivoco che lo studio illustrato non voleva essere in alcun modo un'implicita campagna d'incitazione al fumo, allo stesso convegno è stata presentata un'altra ricerca realizzata dall’Alzheimer's research Center del Medical College in Georgia, la quale ha appurato che la cotinina, un metabolita della nicotina, esercita i suoi stessi effetti benefici a livello cerebrale, ma tralascia la scia di controindicazioni tipiche della "sostanza madre".

La cotinina, finora utilizzata solo come marker nei test per individuare i fumatori, ha dimostrato di avere benefici effetti anche nel trattamento della schizofrenia. «In dosi appropriate, ha dichiarato il direttore dell’Alzheimer Center Jerry J Buccafusco, la cotinina è un neuroprotettivo, migliora la memoria ed ha attività antipsicotiche. Nell’Alzheimer mostra la stessa capacità della nicotina di migliorare l’attenzione e la memoria ed inoltre ritarda la progressione della malattia. Il vantaggio rispetto alla nicotina è che può essere usata a lungo senza assuefazione».

Gli effetti di questa sostanza sono stati studiati in due sessioni separate: dapprima in vitro, utilizzando colture di cellule nervose, e successivamente su un gruppo di scimmie per testarne direttamente le conseguenze.

Le scimmie in questione dovevano scegliere fra tre colori presenti su un monitor, dopo pochi minuti si ripeteva la situazione sperimentale e se il colore prescelto era lo stesso, le scimmie ricevevano del cibo in premio. Sia il campione di scimmie anziane che quello di scimmie giovani che avevano assunto la cotinina hanno realizzato delle performance di riconoscimento significativamente migliori rispetto al gruppo di controllo.

Per avere ulteriori conferme di questi risultati, si sta sperimentando la cotinina su un animale, un topo transgenico nel cui cervello si formano, entro pochi mesi di vita, le placche amiloidi caratteristiche dell’Alzheimer.

Foto by inkyfingerz

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