venerdì 27 aprile 2007

Chi scrive un sms trova un tesoro


La giovanissima Morgan Pozgar ha vinto la finale del campionato di digitazione SMS tenutasi a New York lo scorso 21 aprile, sbaragliando una concorrenza di 250 partecipanti scrivendo in 15 secondi "Supercalifragilisticexpiralidoucious! Even though the sound of it is something quite atrocious, if you say it loud enough yoùll always sound precocious", ossia la versione originale del ritornello della canzone di Mary Poppins.

I concorsi a premi cui si può partecipare solo se si utilizza un certo prodotto non sono certo una novità, bensì una pratica consolidata che ha giovato al giro di affari di molte marche.

LgElectronics ha sfruttato questa collaudata modalità promozionale unendo alla sponsorizzazione del proprio prodotto la valorizzazione dei propri utenti; infatti per iscriversi alla gara era obbligatorio possedere un cellulare Lg, oltre che essere residenti negli U.S.A. e avere più di 13 anni.

La scelta di non precludere la partecipazione ai minorenni è stata fortemente azzeccata, in quanto la fascia maggiormente implicata in questo tipo di attività è quella degli adolescenti e dei preadolescenti, impegnati quotidianamente in maratone di scrittura. Non stupisce quindi che la vincitrice sia una 13enne che vanta un “curriculum” di tutto rispetto: il training della giovane consisteva nell'inviare ogni mese circa 8.000 messaggi, in media un SMS ogni 5 minuti e mezzo.
Chi meglio di un accanito scrittore di sms può sentirsi all’altezza di partecipare ad un concorso del genere e ricavarne un considerevole profitto? Tra vittoria nella competizione dell’East Coast e finale nazionale, Morgan ha guadagnato 25mila dollari, più o meno l’equivalente di 19mila euro.

Con questa iniziativa LgElectronics non solo ha reclamizzato i propri prodotti, ma ha anche coronato il sogno di una ragazzina che aspirava ad avere un bel gruzzolo da parte per spenderlo nei negozi più trendy della Grande Mela e ha alimentato nei suoi coetanei le speranze di poter un giorno andare incontro allo stesso destino.
Una manovra sicuramente ben congeniata per colpire il target giovanile e sottolineare come il cellulare possa divenire la chiave di accesso per una dimensione più piacevole e appagante.
Foto by Eliacim Lopes

1 commento:

suanfebbraio ha detto...

Ciao Rossella complimenti per il blog e gli argomenti trattati siamo Remo e Maria vorrei solo aggiungere che da curare sarebbero i genitori della ragazzina che gli permettono di usare in modo indiscriminato il cellulare.CIAOOOOOO COMPLIMENTI E AUGURI