giovedì 14 giugno 2007

Un software per abbattere il muro del silenzio.


Grazie ad un’iniziativa spagnola promossa dall’università di Granada che vede come protagonisti un gruppo di psicologi, psicopedagoghi e logopedisti, è nato SC@UT, cioè l’acronimo di “Sistema di Comunicazione Aumentativa e Adattiva”.

Il programma mira a rendere effettiva la comunicazione tra bambini con patologie come l'autismo e la sindrome di Down e il mondo che li circonda.

SC@UT viene scaricato dal sito web ad esso dedicato e successivamente si installa sul pc; esso funge da interfaccia comunicativa in maniera semplice e intuitiva, supportando i ragazzi con disabilità mentali in quella che per loro è una vera e propria impresa: la condivisione della loro intenzione comunicativa con gli altri.

Questo strumento facilita l'espressione di esigenze, emozioni e stati d'animo fondamentali, come la fame, la gioia, la tristezza o la noia. È presente inoltre un sintetizzatore vocale per trasformare simili sensazioni in commenti verbali facilmente udibili da chi si trova nelle vicinanze.

Si suppone che il primo vantaggio percepito a livello psicologico da chi potrà beneficiare dell’utilizzo di questo tool, sarà la drastica diminuzione di condotte aggressive e antisociali, le quali spesso vengono erroneamente considerate come delle caratteristiche tipiche delle malattie sopracitate.

Molti soggetti affetti da autismo o da altre patologie che rendono complessa l’interazione con gli altri, si procurano delle ferite e si mostrano violenti semplicemente per la frustrazione di non riuscire a comunicare chiaramente quello che vorrebbero; in questo senso SC@UT potrebbe tamponare il loro disagio e costituire una via alternativa di comunicazione.

Il secondo beneficio è di tipo economico, in quanto il software si scarica e si installa senza alcun tipo di costo aggiuntivo: tenendo conto che di solito più gli strumenti sono sofisticati e all’avanguardia più il prezzo da pagare è salato, anche la parte finanziaria è un aspetto di primaria importanza.

Attualmente il programma viene utilizzato in via sperimentale in 16 diverse scuole della Spagna meridionale, ma il governo dell'Andalusia prevede di estenderne l'impiego all'intera regione.

Foto by –archangel–

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