venerdì 30 marzo 2007

Ciò che crea paura negli altri spaventa anche noi

I risultati di uno studio del Dipartimento di Psicologia della Columbia University confermano che c'è una base comune tra la paura provata in prima in persona e quella derivante dalle esperienze altrui.

Perchè abbiamo paura di stimoli con cui non siamo mai stati in contatto? Perchè nell'immaginario infantile, la minaccia più sentita è il lupo, che non appartiene alla sfera esperienziale del bambino, invece delle ben più conosciute armi? Questo accade perché il cervello impara ad avere paura anche attraverso ciò che accade agli altri.

Guardare qualcuno a cui succede qualcosa e osservare le sue espressioni e i suoi movimenti attiva un’area del lobo temporale, l’amigdala, che è coinvolta nei meccanismi di regolazione del timore e dell'ansia. Questa struttura si attiva sia quando siamo noi a sperimentare una situazione angosciosa che quando capita agli altri.

I soggetti sperimentali che hanno partecipato allo studio, in un primo momento hanno assistito ad un video in cui un soggetto che osservava un monitor veniva sottoposto ad una piccola scossa elettrica ogni volta che compariva sullo schermo un quadrato blu. I ricercatori hanno notato che quando la persona nel video riceveva la scossa, i partecipanti manifestavano segni di sofferenza, pur non subendo alcun tipo di ripercussione fisica.

In un secondo momento è stato detto loro che avrebbero partecipato ad un test simile a quello cui avevano assistito e poco dopo sono stati messi davanti ad un monitor nel quale comparivano a caso quadrati gialli e blu. Quando apparivano i quadrati blu, i soggetti esperivano una sensazione di marcato timore, come se anticipassero una scossa, anche se non l’avevano mai ricevuta prima.

Lo studio quindi suggerisce che le paure acquisite indirettamente possono risultare altrettanto intense di quelle originatesi in seguito ad esperienze dirette, in questo modo si spiega perché le persone si spaventano davanti ai film horror e perché i bambini imparano ad avere paura dei serpenti, dei ragni o anche di persone “diverse”, solo attraverso l'osservazione delle reazioni dei genitori e degli adulti che li circondano.

Per informazioni più dettagliate sulla ricerca, consultate il giornale on-line Social Cognitive and Affecting Neuroscience su cui sono stati pubblicati i risultati.

Foto by Powerpig

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