Alcuni internauti si riconosceranno nella foto qui sopra, perchè il loro posto di lavoro assomiglia sempre più ad un campo di battaglia in cui l'unico modo per non soccombere è rispondere all'offensiva sferrata dai colleghi; infatti una recente stima ha valutato che il mobbing in Italia colpisce direttamente oltre 1 milione di lavoratori e almeno 5 milioni sono le persone indirettamente coinvolte, in qualità di spettatori o amici e familiari delle vittime.
Esercitare il mobbing significa mettere in atto una serie di comportamenti aggressivi da parte del datore di lavoro o dei colleghi ai danni del singolo con il fine di distruggerlo socialmente e psicologicamente. I comportamenti mobbizzanti possono assumere varie forme; dalla diffusione di maldicenze all'esclusione dalle attività sociali , dalle continue critiche all'assegnazione di compiti dequalificanti: le modalità variano, ma ciò che rimane costante è la volontà di bersagliare il capro espiatorio aumentando il suo livello di stress e di inadeguatezza.
Esercitare il mobbing significa mettere in atto una serie di comportamenti aggressivi da parte del datore di lavoro o dei colleghi ai danni del singolo con il fine di distruggerlo socialmente e psicologicamente. I comportamenti mobbizzanti possono assumere varie forme; dalla diffusione di maldicenze all'esclusione dalle attività sociali , dalle continue critiche all'assegnazione di compiti dequalificanti: le modalità variano, ma ciò che rimane costante è la volontà di bersagliare il capro espiatorio aumentando il suo livello di stress e di inadeguatezza.
Gli studi sul mobbing condotti da Leymann hanno rivelato che esso non dipende dal carattere del soggetto che lo subisce, ma è una patologia dell'organizzazione aziendale.
Per difendersi da questo insidioso fenomeno bisogna resistere e creare una base di elementi che potrebbero diventare prove giuridiche. La prima cosa alla quale un impiegato soggiogato in continuazione pensa è di fuggire e di liberarsi dalla situazione stressante, rassegnando le dimissioni, tuttavia abbandonare l'ufficio sarebbe una sconfitta, in quanto lascia l'aggressore impunito e in più si corre il rischio di non riuscire a trovare una nuova occupazione in tempi brevi.
Un comportamento produttivo consiste invece nel non arrendersi, ma annotare tutti gli attacchi (verbali e non) con tanto si data, luogo ed eventuali testimoni o parlare della situazione vigente ai responsabili dell'azienda in modo dettagliato, con calma e alla presenza di un collega. Se il colloquio non sortisce effetti, è bene inoltrare una nota formale scritta e in ultima istanza rivolgersi alle vie legali.
Foto by mjcr
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